Come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia – tramite comunicato stampa – di Asmodee Italia, che l’accordo di pubblicazione (non quello di distribuzione) con Wizards of the Coast (WotC) si è concluso e che da ora in avanti sarà la casa di Renton a gestire direttamente pubblicazioni, community e tutto il lavoro editoriale. Questo, dopo i ritardi dovuti alle frizioni con Gale Force Nine, sembra prospettare una ulteriore lentezza nel processo di pubblicazione dei nuovi titoli, ormai in una coda abbastanza lunga che coinvolgono IP importanti come Ravenloft.

Sebbene non ci fossero state grandi avvisaglie, alcuni segnali erano in qualche misura percepibili, almeno ex post. Innanzitutto l’italiano è stata la prima lingua dopo l’inglese ad essere inserita nei servizi di DnD Beyond, la piattaforma di risorse manualistiche online (semplifichiamo). Un indizio sul peso della community del Belpaese. Inoltre alcuni mesi fa su Linkedin, il social relativo alle aziende e ai professionisti, ricercava per un Brand Manager con base su Milano.
Il peso in Hasbro delle eccellenti performance economiche di WotC e DnD in particolare hanno sicuramente spinto la casa madre ad un riassetto dell’uso delle licenze in un mercato in grande espansione e di successo (si vedano i KS: i tre più ricchi crowdfunding partiti dalla penisola sono tutti setting di 5e, l’ultimo Inferno con la cifra record di 412mila euro) per cogliere meglio e più in profondità tutte le occasioni.